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Michelangelo Borrillo
Il buco nell'acqua. L'Acquedotto Pugliese e la privatizzazione che non c'è.
2005, collana Tracce [12], pp. 156, € 8,00
Acquedotto Pugliese. Il Governo D'Alema avrebbe voluto "privatizzarlo", nel 1999, cedendolo all'Enel, ente allora del tutto pubblico, per 3100 miliardi di lire. A fine 2001 il Governo Berlusconi lo ha girato, senza alcun onere, alle Regioni Puglia e Basilicata, con l'unico impegno di avviare la privatizzazione entro sei mesi. Da allora nulla è cambiato. L'Acquedotto Pugliese, il più grande d'Europa, piace più ai politici che agli utenti in quanto formidabile macchina di riproduzione del consenso elettorale. Ma che necessita, da qui al 2018, di interventi per 3,2 miliardi di euro: un investimento che fino a quando l'Acquedotto non sarà privatizzato dovrà essere finanziato dai cittadini pugliesi.
Michelangelo Borrillo, è responsabile della sezione economica del «Corriere del Mezzogiorno», dorso pugliese del «Corriere della Sera», e collaboratore del settimanale «il Mondo»
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